Dino Pogolotti nacque nel 1879 a Giaveno, in una famiglia di fornai e panettieri. Studiò nel seminario arcivescovile ma anziché prendere i voti emigrò negli Stati Uniti.
Partì infatti nel 1895 per New York. Iniziò a lavorare come cameriere e facchino, poi, grazie alla vasta cultura e conoscenza del latino, greco e francese, diventò maestro in casa di una ricca famiglia americana come insegnante di lingua francese. Una delle sue alunne, Grace Joyce, si innamorò e divenne sua moglie. Grazie alle conoscenze familiari di Grace, diventò segretario del console americano a Cuba.
Pogolotti comprese subito le grandi opportunità di sviluppo che l’isola offriva e fondò un’impresa di costruzioni. Infatti, dopo la guerra d’indipendenza del 1895 dalla Spagna, Cuba stava attraversando un periodo di crisi economica e sociale e il prezzo dei terreni era fortemente svalutato. Approfittando della situazione, Pogolotti investì ingenti somme di denaro in grandi appezzamenti di terreno a ovest dell’Avana.
Nel 1910 il governo volle risolvere il grave problema abitativo derivante dalla migrazione in città di folle di contadini impoveriti. Il progetto presentato da Pogolotti ottenne l’appalto.
Questo fu il punto di svolta della vita professionale ed umana di Dino Pogolotti, l’aggiudicazione della gara di appalto e la costruzione del primo quartiere operaio di Cuba, con oltre un migliaio di appartamenti, un cinema, l’acquedotto e un negozio di alimentari. Il quartiere prese il nome di Barrio Pogolotti.
L’ascesa sociale di Pogolotti era stata formidabile, ad appena quarant’anni Dino Pogolotti era un uomo ricco e famoso, ma irrimediabilmente malato. Decise quindi di tornare nella sua città natale, dove morì nel 1923.
Il Barrio Pogolotti è molto importante nella storia cubana, perché è stato il primo quartiere operaio costruito all’Avana, ma è stato anche il luogo dov’era il laboratorio del medico Carlos J. Finlay, che fu il primo a comprendere che la portatrice del virus della febbre gialla era una zanzara.
Una storia importante proseguita con il figlio di Dino, Marcelo, artista ed iniziatore del movimento pittorico noto come Avanguardia a Cuba e con la nipote Graziella, intellettuale con importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali.