Eugenia Sacerdote de Lustig nacque a Torino il 9 novembre 1910 e visse fino al 27 novembre 2011, raggiungendo un’età eccezionale di oltre 101 anni. Di famiglia di origini ebraiche benestante, insieme con la cugina Rita Levi-Montalcini si iscrive alla Facoltà di Medicina di Torino.
Si laurea in Istologia nel 1937 con il massimo dei voti.
Nel 1939 a seguito della promulgazione delle leggi razziali, Eugenia si trasferisce in Argentina con il marito Maurizio de Lustig, ingegnere della Pirelli. A Buenos Aires trova lavoro in università, dove le condizioni di lavoro erano difficili ma non c’erano discriminazioni nei confronti delle donne, a differenza della sua esperienza italiana. Si dedica a ricerche prima sulle cellule cancerose, poi sulla poliomelite.
A metà degli anni Cinquanta, di fronte ad una grave epidemia, Eugenia ha un ruolo importante per la campagna di vaccinazioni. Eugenia negli anni ha ricevuto moltissimi riconoscimenti scientifici: nel 1994 è stata insignita dell’onorificenza di «Cavaliere della Repubblica Italiana» nel 1994; due anni dopo in Argentina è stata decorata con la «Grande Croce degli Ordini dei Servizi Distinti al Merito Civile».
Fu anche nota per il suo impegno nel preservare e diffondere le tradizioni italiane in Argentina, contribuendo a mantenere vivo il patrimonio culturale della sua terra d’origine.
La sua vita fu un esempio di dedizione, resilienza e passione, che ispirò molte generazioni di amici e conoscenti.